Alla fine, l'autunno è arrivato e con lui anche i primi freddi, caratterizzati da tanta umidità e nebbia; intanto continua a non piovere. Le giornate, nuvolose al mattino, presentano ancora pomeriggi soleggiati, anche se il caldo torrido è sparito con mio grande sollievo. Con l'abbassarsi delle temperature ho già fatto il cambio nell'armadio ed ho messo a portata di mano le giacche e le maglie più pesanti, senza però toccare ancora i piumini e i maglioni pesanti: il giusto per la stagione. Pur essendo il mattino e la sera freddi e umidi, non ho ancora acceso il riscaldamento, nemmeno per dare un po' di tepore alle stanze, e ho preferito vestirmi più pesante e mettere nel letto la coperta media.
Sul mio balcone, intanto, le piante aromatiche hanno sentito l'arrivo dell'autunno ed hanno terminato la loro vita vegetativa; la prossima primavera dovrò sostituirle con quelle nuove oppure con piante diverse. Devo ammettere che un po' mi dispiace vedere le mie piantine rinsecchite, però ho il vantaggio di non doverle ritirarle per l'inverno e quest'anno non monterò la serra di plastica.
La siccità di questi mesi è sempre imperante e dalla finestra di casa noto le montagne senza un accenno di neve; al mattino sono coperte dalla foschia e solo al pomeriggio vedo le pendici grigie e pulite. Saranno quasi trent'anni, più o meno, purtroppo la mia memoria vacilla, che non vedo più la neve sulle vette, nemmeno con l'avvicinarsi delle stagioni fredde. Quello che non capisco è perché non riesco ad accettare questo cambiamento climatico e mi lamento sempre; ormai in tutti questi anni dovrei aver compreso che il tempo è così e che non cambia più. Non capisco nemmeno perché nelle previsioni meteo si continui a parlare di temperature fuori stagione, dal momento che le stagioni sono cambiate e i parametri sono diversi. Per fortuna, qualcosa di positivo c'è; l'arrivo dell'autunno mi ha resa più produttiva ed energica ed ho potuto dedicarmi con zelo al mio progetto di rinnovo della casa, tanto da farmi sperare nel suo completamento.
E' da più di un mese che mia figlia è andata ad abitare nella nuova casa e il trasloco ha avuto inizio. Purtroppo, a causa del lavoro, non ha avuto la possibilità di impacchettare le sue cose e così io e mio marito ci siamo fatti carico dell'incombenza per aiutarla. Non mi ricordavo più quanto fosse faticoso impacchettare la roba :| Se si pensa che imballare il contenuto di una sola stanza sia lavoro realizzabile in poco tempo, sottolineo che non è così. Mia figlia ha un sacco di oggettini fragili e di statuine, regali degli amici, e avvolgerli nella carta, date le minuscole dimensioni, è stato lunghissimo. Per non parlare dei libri. Anche lei, come mio marito, è un topo da biblioteca e tra collane di manga, intere serie di fumetti e romanzi aveva riempito un'intera libreria e le sue mensole, tanto da riempire scatole e borse di plastica. E Magic? Come non dimenticare Magic. Intere annate di carte, ordinate e catalogate in appositi faldoni, sono state accuratamente inscatolate, pronte per la consegna. E già, la consegna degli imballi l'abbiamo messa nelle cose da fare sempre lo stesso motivo: mia figlia lavora e non può passare da casa per ritirare le sue scatole e i suoi sacchetti. Poveretta, torna a casa dal lavoro e deve disfare borse e scatole e mettere tutto in ordine. Senza contare che adesso deve anche preparare la cena, fare il bucato, pulire la casa .... :( ..................................................... MWAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Adesso che non c'è più mammina, i lavori di casa sua li deve fare lei :D :D Come sono cattiva, ma quando anche io me ne sono andata di casa ho dovuto per forza imparare a gestirmi . E che fatica! :P
E mentre il trasloco continua, io continuo ad inventariare la mia casa e ad eliminare roba inutile. Vecchi piatti: via! Vestiti dismessi: via! Soprammobili inutili: via! Quanta roba superflua. E vecchia, per giunta. Ho tenuto cose polverose, alcune pure rotte, solo per motivi sentimentali, ora invece ho deciso di liberarmene definitivamente perché mi sento più razionale e pragmatica. E' incredibile, ma sto vedendo la casa diventare meno compressa e pulirla sta diventando più agevole e rapido. Armadi e cassetti stanno diventando sempre meno pigiati e si vedono gli spazi tra le cose. Ancora un po' di fatica e i vecchi mobili della sala da pranzo saranno interamente svuotati e pronti per essere definitivamente eliminati :)
In questo periodo di grande fatica il mio computer ha deciso di darmi problemi. Purtroppo ho dovuto portarlo a riparare, perdendo così un sacco di tempo e trascurando in toto i miei siti. Con lo smartphone li ho potuti vedere, mettere messaggi in tag e rispondere nei topic , ma è stato impossibile amministrare il gdr perché mi mancava l'archivio. Quando finalmente il mio computer è tornato a casa, ripulito da virus e riparato dal punto di vista elettronico ... non si accendeva più :( Altri giorni sprecati e infine l'esito: tutto a posto e non c'era niente di particolare da segnalare. Ma come è possibile? Il computer dal tecnico funziona e a casa no. Adesso il computer si accende di nuovo e carica i programmi, ma quello di grafica non funziona più come prima. Io non lo riporto più indietro, anche perché faccio la figura della fessa. Il tecnico da cui vado è sempre molto gentile ed ha pazienza e io sono evidentemente negata per il computer, comunque non mi invento le cose e a me sembra che il computer non funzioni bene come prima. Ora non so se provare a ricaricare il mio programma di grafica o aspettare che impazzisca definitivamente ed avere una buona ragione per riportarlo indietro; in ogni caso, non oso più a ripresentarmi tanto presto :$
Benvenuti/Welcome in Sogni senza Tempo
Benvenuti nel mio blog, dedicato ai miei avvenimenti personali, ai miei pensieri e alla mia produzione grafica firmata Hamm. Le etichette dei topic sono catalogate in base al tema delle immagini. Se prelevate i miei lavori grafici per esporli nei vostri siti, rispettate i credits. Buona navigazione.
Welcome to my blog, dedicated to my personal events, my thoughts and my graphic production signed Hamm. The labels of the topics are categorized according to the theme of the images. If you are collecting my artwork to expose them in your sites, respected the credits. Good navigation.
martedì 26 settembre 2017
domenica 10 settembre 2017
Un po' di autunno
L'estate sta sbiadendo per lasciare posto a giornate più fresche e a qualche goccia di pioggia. Le mattine si aprono con cieli grigi, spesso nuvolosi e anche le piante cominciano a dare i primi segni stanchezza e di voglia di riposo. Sul mio balcone il basilico è ormai quasi tutto appassito e nei giardini intorno a casa mia stanno sparendo i fiori. Tra un po' le foglie cominceranno ad ingiallire e ci sarà un tripudio di colori che sfumano dal rosso al giallo. Col variare delle temperature ho dovuto mettere i primi golfini, di cotone però, e anche i calzini. I ventilatori e il condizionatore tacciono da giorni, ma non sono ancora sicura di volerli ritirare; l'estate riserva sorprese anche nei mesi autunnali ed è possibile che nel mese di settembre ci siano giornate molto calde, tanto da dover rinfrescare la casa. Ormai mi sono rassegnata a trascorrere un altro autunno che sembra un prolungamento dell'estate, in cui il sole padroneggerà tutti i pomeriggi e le piogge saranno un ricordo. Sto pensando intanto al cambio nell'armadio, ma le magliette e i pantaloni leggeri sono ancora lì, pronti ad essere indossati. Nei negozi ci sono i primi arrivi autunnali e io li ho guardati distrattamente, non sono interessata a nuovi acquisti. Sotto i golfini indosso ancora le magliette estive e mi sembra che la stagione sia sempre buona, per cui non sono invogliata a pensare a capi pesanti ed ingombranti. Da una settimana le previsioni meteo predicono maltempo, ma dalle mie parti ci sono state le solite quattro gocce che hanno appena bagnato la polvere. Ieri mi aspettavo che piovesse a secchiate, anche perché dovevo uscire e con la mia fortuna maltempo ed uscite sono un binomio, e invece c'è stato appena uno spruzzo d'acqua, che non ha nemmeno lavato la macchina. In fondo, se continua a non piovere e a fare caldo, almeno posso fare il bucato e stendere fuori :D
venerdì 8 settembre 2017
Un progetto
Dopo fatica e lunghe attese, la casa di mia figlia è diventata abitabile e lei finalmente si è trasferita. Per me è stato un sollievo :) Niente più malumori per i lavori che andavano a rilento, niente più attese per i mobili che arrivavano a scaglioni, solo l'inizio di una nuova vita per una giovane coppia. Questo trasferimento ha segnato anche per me un nuovo inizio, cioè il progetto di cambiare aspetto alla mia sala da pranzo, che verrà trasformata in un comodo salotto, con meno mobili e più facile da tenere in ordine. Da alcune settimane ho però ampliato il progetto iniziale ed ho cominciato un lavoro di vaglio degli arredi su vasta scala; così ho iniziato a prendere in esame tutte le cose di casa, aprendo anche di armadi e cassetti, buttando via quello che non voglio più tenere, partendo dalle carabattole per arrivare a divani e poltrone. Le prime borse di roba inutile sono già state smaltite, ma mi rendo conto che il lavoro è lungo e faticoso: non credevo di aver accumulato così tanto ciarpame. Con l'aiuto di mio marito ho riassettato interamente la cucina, facendo sparire le pentole inutilizzate e i vecchi piatti, ho persino fatto la cernita della dispensa alimentare e trovata una nuova collocazione. Sembra una follia, invece il senso di benessere che si prova riordinando e smaltendo è impagabile. Mia figlia, per motivi di lavoro, non ha ancora portato via tutte le sue cose e io non vedo l'ora che anche quelle spariscano del tutto. Per lei significa semplicemente appropriarsi di ciò che è suo, per me significa spazio in più. Infatti, la camera dei miei figli è già stata riconvertita a studio per mio marito, anche se sono stati mantenuti intatti i letti per permettere loro di ritornare quando vogliono: sempre figli sono e quando tornano certo noi non li mandiamo via :D Ogni giorno che passa scopro che c'è qualcosa da eliminare e la casa sta diventando sempre più grande; mi ero dimenticata di quanto fosse spaziosa. Ricordo i primi giorni in cui ero venuta ad abitare in questa casa e che era quasi vuota perché mi ero trasferita da un alloggio più piccolo; non avevo mobili sufficienti per arredarla, ero senza cucina e non c'era nemmeno un divano su cui sedersi ma solo qualche sedia. L'arrivo dei figli l'ha riempita in un attimo e la loro partenza l'ha svuotata, ma riguardo questo fatto ho l'impressione che sia stato un po' come quando si fa un picnic: ci sono le cartacce da pulire. Attualmente, anche a causa dei miei problemi di salute, le mie esigenze, ma anche quelle di mio marito, sono cambiate e necessariamente la casa deve cambiare insieme a noi. Ritengo che l'ambiente in cui si vive deve rispecchiare non solo il gusto delle persone che lo abitano, ma anche le loro necessità ed essere un posto in cui si sta bene e si è contenti di viverci. Il primo grande cambiamento che ho fatto in casa è stato fatto anni fa, quando ho cambiato la camera da letto; i mobili scelti erano completamente diversi dai precedenti come stile, ma c'era anche un cambiamento anche nella funzionalità. Un armadio più severo e più ordinato, capace di contenere comodamente abiti e biancheria, e un letto più alto, da cui è più facile scendere quando si ha mal di schiena, hanno sottolineato che qualcosa nella mia scelta era stato determinato da nuovi fattori. Anche quando ho cambiato la cucina funzionalità e razionalità sono state dominanti; ampi cassetti e ampi vani hanno sostituito la serie di mobiletti piccini che, anche se erano graziosi, mi obbligavano a più passaggi nelle operazioni di cucina. Adesso basta aprire un solo cassetto o una sola anta per avere tutto sott'occhio e a portata di mano. Ora, sulla scia del cambiamento, sono arrivata a modificare la parte più importante della casa: quella living. Ho sempre avuto una sala da pranzo antica ed importante, che ha visto festeggiare tutti i battesimi, le comunioni e le cresime dei miei figli e che è stata il punto focale di tanti pranzi natalizi e pasquali: tutte cose che appartengono al passato; i figli sono adulti e i famigliari o sono mancati o troppo anziani per presenziare alle feste e, dal momento che io non me la sento più di fare grandi preparativi, è il momento di mandare in pensione un mobilio che non serve più. Anche se questi vecchi mobili sono un'eredità di mia zia, hanno servito con onore e mi hanno accompagnata in momenti belli della vita, ma non servono più. La vita va avanti con nuove sfide ed è necessario adeguarsi.
Questa settimana, dopo lunghi giorni passati nella paura, sono finalmente andata dal dentista. Si era rotto in dente del giudizio, molto malandato e già riparato in precedenza, e il verdetto della prima visita dentistica era stato: estrazione :o Quando è giunto il momento della fatidica operazione ho trascorso una notte d'incubo e poi mi sono recata a quello che per me era un patibolo. Non appena il chirurgo ha visto la mia cartella clinica ha scosso la testa: togliere un dente del giudizio non è mai semplice, ma, non appena ho aperto bocca, il colpo di scena: una limatina alla vecchia amalgama e via a casa. Quando sono uscita dallo studio, mi sono quasi sciolta per l'allentamento della tensione; non riuscivo a credere di averla scampata. Purtroppo l'estrazione è stata solo rimandata, se il dente darà in futuro fastidi, sarà da togliere senza eccezione. Io però spero di morire prima.
Questa settimana, dopo lunghi giorni passati nella paura, sono finalmente andata dal dentista. Si era rotto in dente del giudizio, molto malandato e già riparato in precedenza, e il verdetto della prima visita dentistica era stato: estrazione :o Quando è giunto il momento della fatidica operazione ho trascorso una notte d'incubo e poi mi sono recata a quello che per me era un patibolo. Non appena il chirurgo ha visto la mia cartella clinica ha scosso la testa: togliere un dente del giudizio non è mai semplice, ma, non appena ho aperto bocca, il colpo di scena: una limatina alla vecchia amalgama e via a casa. Quando sono uscita dallo studio, mi sono quasi sciolta per l'allentamento della tensione; non riuscivo a credere di averla scampata. Purtroppo l'estrazione è stata solo rimandata, se il dente darà in futuro fastidi, sarà da togliere senza eccezione. Io però spero di morire prima.
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