Quando sono arrivata nella mia casa di campagna la prima cosa che ho notato era una
lunga fila di funghi nel prato davanti
alla porta, poco oltre un'altra fila dei medesimi spuntava tra i fili d'erba
ancora verdi. Osservandoli con attenzione sembrava che segnassero il passaggio di una fatina in volo, che con la
sua bacchetta magica li aveva fatti crescere per segnare il suo passaggio. So
bene che è un'interpretazione fantasiosa alla casualità spontanea e che, in
queste giornate umide nebbiose, è tempo
di funghi, però un po' di immaginazione
non guasta mai, specie quando si arriva con la nebbia e la casa è fredda.
Osservando con più attenzione, anche
nell'aiuola recintata, dove cresce il tagete e c'è un piccolo pino, c'erano altri funghi, non commestibili, ma che anche qui
sembravano fatti crescere apposta per le
fate. E che dire del vecchio melo? Tre grossi funghi a ventaglio e dall'aspetto
vellutato erano spuntati per creare il
posto ideale per un terrazzo fatato. Un po' di fantasia è utile per affrontare al meglio i
disagi della casa, che appena arrivata
mi accolto con tutte le stanze fredde. Solo dopo un'ora e più la stufa e il caminetto hanno diffuso
un gradevole tepore ed è stato possibile cambiarsi ed iniziare le attività. Lo so, non sono più
abituata a questa vita rustica e la mancanza di
comodità si fa sentire.
Nel mio giardino hanno cominciato a cadere le foglie delle
mie piante, alcune sono quasi pelate, altre hanno ancora un po' di chioma. La prima cosa da fare è stato pulire
il prato dalle foglie secche e , per mio
fortuna, questo è un lavoro di mio
marito. Essendo il giardino
piccolo si fa in fretta a fare le pulizie, solo che
quando le foglie sono tante allora ci
vuole il suo tempo. Non essendo le
temperature ancora basse, c'è l'erba verde e il giardino stenta ad andare a riposo. Ho scattato alcune
foto per mostrare come le piante abbiano un aspetto più da inizio autunno che
da stagione inoltrata.
La mahonia ormai con le foglie rosse
Foglie di vite
Acero ingiallito
Mentre ero nella mia casa di campagna ho notato tantissimi uccellini. Purtroppo non sono riuscita a riconoscere tutte le qualità in quanto, essendo piccoli ed inavvicinabili, si nascondevano nel fogliame ed era solo possibile udire il loro canto. Sono stati di compagnia mentre passeggiavo nel giardino e scattavo le mie foto. Avrei voluto immortalarne qualcuno, ma erano troppo sfuggenti. Nemmeno d'estate ho visto così tanto movimento nell'aria. Credo sia la stagione che porti a questi uccelli di fare la loro comparsa nella vicinanza di case.
Dal momento che i miei famigliari sono quelli che frequentano di più la casa, in questi gironi di ferie,
ho deciso di curiosare un po' tra i ricordi per riacquistare confidenza con
l'ambiente. Nella casa di campagna
ci sono
tutte le cose del passato di
famiglia, cose il cui unico
valore è quello affettivo e che,
sinceramente, sarebbero da pattumare ma da cui è difficile staccarsi, anche se
sono polverose, consumate ed inutili. So
che può sembrare assurdo tenere tutte queste cose, ma in questo
scenario della rimembranza io ho ancora
i miei vecchi testi e quaderni delle elementari. Come ho detto prima, per
curiosità e per immergermi nel mio passato, li ho ripresi in mano e sfogliati, dopo anni che giacevano
nel dimenticatoio. Che differenze dalle cose che si studiano adesso e quanto ero ordinata: avevo
tutti dieci e lode . Prima di tutto i
computer non esistevano, anzi, in prima elementare io usavo ancora i pennini e l'inchiostro e quando in
seconda elementare arrivò la stilografica sembrava di vivere in un mondo avanzato; insomma, l'informatica era
inesistente o appena agli albori. Cose da ridere, al giorno d'oggi :D Sfogliando quei vecchi libri e quaderni ne emergeva una
cultura innanzitutto molto religiosa, ma anche molto legata alle tradizioni
italiane: la scansione del tempo legata alle stagioni e alla cultura contadina,
racconti letterari e poesie di autori ormai dimenticati, la geografia che
adesso non si studia più, la storia
romana. Attualmente una preparazione del genere sembra vecchia di secoli, tanto che c'è da chiedersi
come abbiamo fatto a sopravvivere
fino ai giorni nostri. Eppure, siamo
qui. Adesso io uso il computer e
gestisco forum e blog, ma quando ero una ragazzina avevo i quaderni per cose personali e i diari, tutti fitti di immagini ritagliate
e pensierini scritti con una calligrafia ordinata e colorati con i pennarelli.
Ora faccio tutto con un programma
di grafica 8|
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.