E' passata anche Pasqua. Quest'anno la famiglia era divisa. Secondo il proverbio "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi", mia figlia ha deciso di trascorrere nella casa di campagna, con il fidanzato e gli amici, le giornate pasquali e io e mio marito siamo rimasti soli con nostro figlio, che è venuto a trovarci in occasione della ricorrenza. Credevo che essere soltanto in tre sarebbe stato più semplice ed invece ho avuto ugualmente un sacco di cose da fare, tanto che non vedevo l'ora di tornare alla normalità. Queste giornate straordinarie interrompono la routine e creano scompiglio e, per un'abitudinaria come me, sono sempre una seccatura. Sono state giornate serene, non lo nego, ma, ripeto, faticose. La ripresa della quotidianità non è certo fatta di riposo, ma è una fatica che tollero di più.
Questo topic ha esordito dicendo che è ormai primavera ed è tempo di rinnovi, ma è così. Non mi metto a parlare del tempo, in quanto, dopo un inverno che non si è mai fatto vedere, le cose sono sempre stabili: giornate di sole più o meno calde, un po' di nuvolosità e precipitazioni scarse. Che noia! Approfittando delle giornate festive legate alla Pasqua, mio marito ha tirato fuori dalla serra di plastica i miei vasi. Le mie piante sono sopravvissute all'inverno, ma hanno patito gli sbalzi di temperatura, specie quelli con temperature più alte. Da adesso in poi bisognerà aspettare il loro risveglio definitivo e decidere se fare nuovi acquisti, nel caso in cui qualcuna delle piante non sia sopravvissuta.
Mentre il balcone ritorna all'apparato primaverile-estivo, anche in casa c'è aria di rinnovo. I piumini pesanti dei letti sono stati definitivamente impacchettati e riposti, mentre nell'armadio hanno fatto la comparsa le giacche più leggere e le maglie di cotone. Uno sguardo ai vecchi capi e il pensiero vola già ai nuovi acquisti da fare. Ma io sono previdente: prima di fare nuovi acquisti, un occhio va al portafoglio, non alla moda.
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