domenica 9 novembre 2014
Voglia di fare torte
Mi piace fare le torte e, se ho tempo e buona volontà , ogni tanto ne faccio una. I giorni scorsi mia figlia si è impegnata a preparare una torta al caffè per il compleanno di un suo amico e io l'ho aiutata. La difficoltà di preparazione di questa torta era notevole, per via del procedimento lungo ed elaborato, tuttavia questo non ci ha impedito di portarla a termine. Purtroppo il problema maggiore non è stato tanto il metodo di esecuzione quanto la cottura, che è finita con una bella carbonizzazione della superficie. Dopo esserci incolpate a vicenda per non aver seguito in maniera adeguata la permanenza in forno, mia figlia ha trovato subito una soluzione: una bella raschiatura della superficie e la creazione di mini tortine con le restanti parti buone. Una bella idea, direi :) Non ho voluto assaggiare la torta perché non mi piacciono i dolci al caffè, e infatti di mio non ne preparo mai, ma credo fosse apprezzabile. A me è andata un po' meglio. Ho scelto di preparare una torta in ... padella :D Non avevo mai provato questo tipo di cottura per le torte, visto che sono abituata a fare solo cotture in forno per questo tipo di dolci, ma questa novità ha dato un inaspettato risultato positivo. Si trattava di una torta di mele e io ho utilizzato le mele di mia produzione, cioè quello del mio giardino, e anche se sono dure e intaccate dalle punture degli insetti hanno un sapore particolare e il risultato è stato più che soddisfacente :) A proposito, niente bruciature :D
Il tempo è davvero strano; nei giorni appena trascorsi ci sono state due splendide giornate di sole, quasi primaverili, e oggi piove. Siamo in autunno, è vero, ma c'è un clima da primavera. Le piante stanno perdendo le foglie e contemporaneamente mettono fuori nuovi germogli, anche i fiori sono spariti, ma qualche fiorellino coraggioso si vede ancora qua e là. E' tutto fuori stagione. Ai miei tempi si diceva "Ai Sànt, paltò e i guànt", cioè " Ai Santi ( il 1° novembre) cappotto e i guanti" perché al mese di novembre cominciavano già le prime nevicate, che preannunciavano l'arrivo dell'inverno. Mi ricordo, infatti, che un anno di tempi immemori ero andata al cimitero il primo di novembre e nevicava, così avevo dovuto mettere un giaccone di pelliccia sintetica, acquistato per essere indossato il giorno di Natale. Faceva pure tanto freddo, con temperature sotto lo 0°, e io non vedevo l'ora di tornarmene al calduccio di casa. Lo so, sono racconti da "anziani", ma questo stravolgimento climatico ha creato nuove stagioni, o meglio, una strana unica stagione che si dipana lungo tutto l'anno con alti e bassi fino a sfociare in una torrida estate, di conseguenza la natura si adatta come può. Ma anche le persone si adattano come possono. Un giorno fa caldo e un giorno fa freddo o addirittura ci sono sbalzi di temperatura assurdi nell'arco della stessa giornata; insomma, non si sa più come vestirsi per affrontare 24 ore di seguito. Io continuo a ripensare alle stagioni passate, ma devo rendermi conto che sono ... stagioni passate. Sarà anche un gioco di parole, questa è la realtà.