Dopo ben due mesi sono finalmente tornata a visitare la mia casa di campagna: quanta polvere sui mobili. A parte questo, la vera sorpresa è stata nel mio giardino: ho visto per la prima volta le viole e le primule fiorite; infatti, questi fiori erano stati piantati tempo fa dai miei genitori, ma in tutti questi anni non ero mai riuscita vederli nel loro periodo della fioritura. Frequentando la casa solo d'estate, mi era impossibile vedere le piantine fiorite e tutto quello che vedevo era solo il loro fogliame, più o meno verdeggiante, in base alle temperature di stagione e alle innaffiature. Quest'anno ho finalmente potuto scoprire che le viole del mio giardino sono di tre colori; viola scuro intenso, viola classico e bianco. Per me è stata una novità, anche se ero a conoscenza della presenza di queste tre qualità, ma vedere con i miei occhi è stata tutta un'altra cosa, una vera scoperta e anche una bella soddisfazione.
Ma la sorpresa più bella sono stati i crochi. Mia madre li aveva piantati di recente e mi aveva avvisata che li avrei potuti vedere fioriti in questa stagione, ma io me ne ero dimentica, poi mio padre mi telefonò nei giorni scorsi dicendomi della loro fioritura e ieri finalmente li ho visti: stupendi, sono di tutti i colori.
Tutto il giardino si è svegliato e il praticello davanti la porta di casa è coperto di pratoline e di myosotis selvatico, quello che mia madre chiama "occhi della Madonna" ma di cui io non conosco il vero nome. Tutti gli alberi hanno le gemme e le mie piante di mirabolano sono coperte di fiori bianchi, persino le ortensie sono coperte di foglioline e forse quest'anno fioriranno, visto che l'anno scorso hanno patito la siccità e gli sbalzi di temperatura. Sono molto contenta del mio piccolo giardino :)
Se la visita alla mia casa di campagna mi ha resa felice, mi ha resa molto meno felice la presenza umana. L'arrivo della primavera fa risvegliare la campagna e subito incominciano i lavori necessari dopo il riposo invernale, quindi, ecco il via ai trattori, che arrivano nei campi con il loro rumore costante accompagnato dall'intercalare dei richiami dei lavoranti. La quiete, rotta solo dal canto degli uccelli o dal ronzio degli insetti, viene disturbata dal rombo di motori e dalle voci umane. Fin qui, niente di speciale e anche tollerabile, visto che fa parte del contesto. La cosa che mi ha disturbata sono stati i miei vicini. La mia casetta non è poi così isolata, di fronte c'è la casa dei miei vicini , separata solo da una stradina larga quanto un trattore. I miei vicini sono persone simpatiche e con loro abbiamo buoni rapporti, ma sono, a mio avviso, alle volte, un po' ... invadenti. In tutti questi anni, hanno sempre rispettato la mia riservatezza e il mio proverbiale carattere orsesco e con loro ho fatto lunghe chiacchierate, nelle serate estive. Ma ieri mi hanno stupita: sono arrivati con un gatto, che dopo poco è entrato nel mio "sacro" giardinetto. Mi piacciono gli animali ed ho con loro un buon rapporto, infatti sono riuscita subito ad accarezzare il micino, ma questo, presa confidenza, ha cominciato subito a gironzolare indisturbato tra i miei fiori. Oh, cielo! Da quando è morto il mio cane non ho più voluto altri animali con me: ho sofferto troppo. La presenza del micio mi ha disturbata, anche se era adorabile, ma non mi va di avere bestiole altrui in casa mia, specie se i padroni se la filano facendo finta di niente. Comunque, senza tanti complimenti l'ho poi rimandato a casa sua dai suoi padroni, che, alla chetichella, erano tornati alle loro faccende, lasciandomi l'ospite alle mie cure. Fortuna che si sono fermati poco e io poi potuto godermi un po' di pace e di silenzio.
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