Per me la preparazione al Natale incomincia con il 1° dicembre, non prima, il mese di novembre lo considero il mese dei morti. Purtroppo, da un po' di tempo a questa parte, la preparazione al Natale inizia ancora prima di novembre ma già a settembre, cosa che io trovo semplicemente assurda; non si tratta di una aspettativa vera e propria, è solo una manovra commerciale e basta, ma io resto fedele alla mia tradizione. Vedere al supermercato i panettoni, avanzati dalla precedente stagione, scontati al banco delle offerte, non mette in trepida attesa mette tristezza. Non appena finisce Halloween ci sono decorazioni natalizie dappertutto, alle volte si vedono pure zucche e babbi natali insieme, in un sorta di accozzaglia demenziale perché non si è finita ancora una festa che già si passa alla successiva. Assurdo. Natale sarà anche la festa più importante dell'anno, ma così ti passa la voglia.
Non sono mai stata amante delle decorazioni natalizie eccessive, fatte di miriadi di luci o di pupazzi giganteschi, le trovo pacchiane. Anche io uso l'illuminazione per l'albero e il presepe ma è una cosa limitata, tanto per creare la giusta valorizzazione dell'assemblaggio. Non mi piacciono i balconi ricoperti di lampadine multicolori, attorcigliate nelle forme più svariate e fantasiose, e tanto meno i babbi natale "rapinatori" che penzolano scomposti dalle ringhiere o i mega pupazzi gonfiabili messi in una angolo, roba da grandi magazzini. Non ho mai messo luminarie esterne ai balconi, per me il Natale va vissuto nell'intimità della famiglia o con gli amici più cari e gli addobbi li preferisco in casa; solo la porta d'ingresso reca una decorazione, giusto per augurare anche agli estranei un buona festa. Sono fatta così.
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